giovedì 4 dicembre 2014

Dicembre.

Dicembre è arrivato troppo presto e più impetuoso che mai.
E' un Dicembre strano, caldo, pieno di Sole e ha davvero poco a che vedere con il mio Inverno.
Quello che aspetto con ansia, ogni volta.
Dicembre è un mese che mi fa paura.
Così pieno di aspettative, così carico di momenti che portano a riflettere.

Dicembre è il mese in cui tutto viene rivalutato.
Anche la città in cui vivi.

Esco in strada e vedo tutte queste luci, queste persone nevrotiche che corrono da una parte all'altra.
Sì, perché Dicembre è un po' il mese in cui si corre.
Si corre a fare regali a parenti che non vediamo da secoli o che non sopportiamo.
Si corre a consumare le ultime ore di lavoro prima di godersi una meritata pausa.
Si corre con lo studio, per superare al meglio la sessione d'esami. O per superarla e basta.
Si corre da un amore, per dichiararsi, confessarsi, per mettersi l'anima in pace.

Io non so dove corro.
Non so nemmeno se corro.
Probabilmente è una corsa mentale ad ognuna di queste cose, ma di spostamenti nemmeno l'ombra.

Forse è questo che bisogna concentrarsi a fare.
Correre.
Anche senza meta.
Correre e vedere se durante la corsa qualcuno ci segue, un po' come in Forrest Gump.

E, forse, se nessuno ci segue, vuol dire che dovevamo correre da soli. Ma senza aver paura.

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