giovedì 28 maggio 2015

Le cose cambiano.

Ci sono cose che non sai.
Che ti tengo nascoste perché mi fanno arrossire.
Per esempio non sai che le mie giornate preferite sono quelle in cui ci diamo appuntamento di sera.
Quelle che mi fanno stare tutto il giorno a pensare a come vestirmi, come truccarmi, come acconciarmi i capelli per piacerti di più.
Sono le mie giornate preferite perché non conta cosa succede prima, conta che la giornata la concludo con te.
Magari un giorno prendo coraggio e te lo dico.

martedì 12 maggio 2015

12 Maggio. E' solo Martedì.

Ho il culto delle gioie semplici, come diceva Wilde.
Esse sono l'ultimo rifugio di uno spirito complesso.
Diceva anche questo, Wilde.
Mi sono sempre ritrovata in queste poche righe. Ho sempre gioito di cose piccole, che per me sono gigantesche. E questo mi fa pensare di essere una persona genuina.
E' incredibile quanto basti poco.

Oggi mi sono emozionata.
E' una cosa che non mi capitava spesso, prima di Dicembre.
In questi ultimi due mesi ho contato tre emozioni.
Di quelle forti eh.
Quelle che il cuore ti arriva in gola, non riesci a parlare, sorridi a stento.
Quelle che ti riempiono gli occhi di lacrime e sembri un cucciolo di foca abbandonato in un ghiacciaio.

Ecco, di quelle emozioni parlo.

Mi è appena successo di nuovo.
Emozionarmi mi piace.
Intendo proprio dire che la sensazione è quella che aspettavo di rivivere da almeno dieci anni.
Dieci anni sono tanti.
Dieci anni è ieri. E ieri deve rimanere Ieri.

Quando mi emoziono così non mi serve altro.
Sento una scarica di adrenalina che mi arriva in tutto il corpo e dalla vita non chiedo altro.
E' la mia morfina.
Mi inibisce. E mi placa.
E ho sempre paura di dirlo, ma mi fa stare bene.

Il mondo sembra fermarsi.
Il mio cervello smette di pensare. Alle cose brutte, intendo.
E nel petto sento come il fuoco.
E continuo a sentirlo per ore.

E' una sensazione strana.
Perché dentro ho il fuoco, ho una tempesta, ho Inferno e Paradiso che si fanno la guerra.
E fuori sento brividi di freddo lungo le braccia, le gambe.
Forse perché sento di essere vulnerabile.

Anche se è strano, perché io in questi momenti mi sento invincibile.