martedì 23 maggio 2023

You're gonna sleep like a baby tonight

A casa mia non c’è niente di tuo.
Non hai toccato niente lì, non hai provato il letto, né il divano. Non hai bevuto in nessun bicchiere e non hai mangiato in nessun piatto.
Né tenuto in mano il telecomando. 
Non c’è niente di tuo, nemmeno un ricordo in qualche angolo, nemmeno un aneddoto che potrebbe venire in mente di raccontare.
Non hai mai varcato quella soglia e non ti sei mai affacciato dal mio balcone, magari per fumare una sigaretta.
È un posto incontaminato.
Metro quadro dopo metro quadro non c’è niente di tuo, niente che tu possa aver visto o apprezzato o criticato.
È tutto così sterile. O sterilizzato. Ancora non lo so.
Non ho mai ascoltato la musica cucinando, mentre ti aspettavo e magari portavi un dolce, da mangiare dopo.
Non ho mai scelto cosa indossare, mentre attendevo un messaggio.
Sto qui, avresti scritto.
Scendo, ti avrei detto.
Non è successo niente di tutto questo, perché quel posto è incontaminato. 
È lontano da tutto, perché non sai nemmeno che esiste. 
Non sai niente. Da tempo, ormai.
Potrei essere - e magari lo sono - una persona diversa. Non lo sapresti mai.
Potrei volere cose di cui non ti ho mai parlato. E non lo sapresti. 
Potrei aver deciso per il mio futuro, ma tu non lo sapresti.
A casa mia c’è una piccola cassaforte, nemmeno questo sai.
Ho appeso i quadri di mio nonno, quel nonno che non c’è più e tu non lo sai.
Ho recuperato oggetti da altre case, case di chi non è più su questa terra. E tu però questo non lo sai.
A casa mia non c’è niente di tuo.
Né un ricordo, né uno spazzolino lasciato lì “perché non si sa mai”. Niente. 
Non c’è nulla e non ci sarà mai nulla.
Ma tu questo non lo sai.