giovedì 5 febbraio 2015

Perché e per come.

Nella vita ho sempre creduto di non meritare nulla.
Forse perché nessuno me lo aveva mai detto.
Ho sempre avuto intorno persone capaci a parlare, ma poco a dimostrare. Di quelli che ti dicono che meriti di meglio, che meriti di più, ma non sono disposti a dartelo.

Ho deciso quindi che avrei agito da sola.
Se ti guardi allo specchio e riesci ancora a vedere cosa sei, chi sei, allora vuol dire che non è tutto perduto.
Scavando nel passato ho temuto di morire. O forse sono addirittura morta e risorta.
Sento che inizio a vivere giusto adesso.
Nonostante da ormai ventidue anni il mio essere popola questa terra insieme ad altri umanoidi più o meno capaci di mostrarsi tali.

Ebbene, è come se la mia vita, in un certo senso, iniziasse ora.
Ricordo di averne avuta una, in età puerile.
Quella vita un po' ovattata, fatta di nonni immortali, genitori perfetti e amici per la vita.
Quella che per capirsi dura davvero pochi anni.

E' come se da quel momento in poi io abbia vissuto in un buco nero.
Non c'è nulla.
Se guardo indietro vedo solo frenetiche corse verso personalità non mie, vedo solo carne mercificata e mi vedo esposta sotto gli occhi di tutti, pronta ad esser venduta al peggior offerente fino a data da destinarsi.

Non so quando esattamente questa condizione sia cambiata, ma ricordo la sofferenza per riuscire a cambiarla.
Pomeriggi in solitudine, con la sola compagnia di qualche disagio ambulante che ben si sposava con la mia voglia di aiutare gli altri.

Hanno sempre parlato tutti di me.
Chi bene, chi male.
Volevo si parlasse male di me, ma non pretendevo che la gente credesse a ciò che diceva.
Era una fase.

Questa storia della "fase" non l'ho mai accettata fino in fondo.
Mai capita, soprattutto.
Io queste fasi, questi periodi di transizione, li cerco, li bramo e li coccolo come fossero cuccioli.
Perché sono questi che poi mi lasciano qualcosa.

Insomma, non so come, non so perché, ma un giorno mi sono guardata allo specchio e ho deciso che invece meritavo un sacco di cose. Un sacco di cose che non avevo, ma avrei lavorato per averle.
Ed eccomi qui.
Non ho ancora ottenuto tutto ciò che credo di meritare, ma sento che ci sono vicina.
Ho capito che il segreto è sapere di essere ciò che si è, qualunque cosa si è.
E possibilmente accettarlo.
Se non cambiano gli altri, perché mai dovremmo cambiare noi. E' una riflessione, ma anche una domanda.