martedì 28 settembre 2021

C’era e non c’è più.

Ti ho sognato; tu eri maledettamente tu e io ero proprio io. Eravamo identici a prima, a tante volte, a tutte le volte. Ogni tanto ancora ti sogno e mi sveglio con la giornata storta perché un tempo te lo avrei raccontato, senza censure.


Me la sono immaginata tante volte la nostra vita insieme. E c’era, questa vita. La sentivo ovunque: sotto le unghie, quando mi ci aggrappavo per non farla andare via; dentro la bocca, quando mi uscivano solo parole di coraggio; fra le gambe, quando non volevo altro.



C’era, questa vita. Nelle cose stupide e in quelle più serie, nelle canzoni che cantavo immaginando un solo finale. C’era vita pure in strada, in piena notte, al buio, nella solitudine. Me la sono immaginata tante volte, così tante volte. Eri maledettamente tu e io sono proprio io, ancora. C’era la vita e ora non c’è più, nemmeno per strada, nemmeno in pieno giorno, neppure al sole o in compagnia. 

martedì 14 settembre 2021

Barcarolo romano.

Sabato sera a cena c'era anche Laura.

Lei ha 77anni e lo dice col sorriso, perché non le interessa poi molto. Prende alcuni farmaci che la dovrebbero aiutare con la memoria a breve termine, ma in realtà non molto. 

Ogni tanto mi offre una sigaretta, anche se le avrò detto non so quante volte che non fumo. Ma non fa niente. Lei ci rimane un po' male perché vorrebbe fare quel gesto carino per me, quello che solo i fumatori capiscono, quello di cedere una cosa - talvolta essenziale - coma una sigaretta. Solo che io dico sempre di no.

Laura è simpatica e ironica e io le do del "Tu", altrimenti si arrabbia. 

Con la memoria a breve termine non ci siamo, ma il suo più grande amore se lo ricorda bene, lei. Era in Friuli per le vacanze e lui anche. 

"Senti, me lo so visto arivà così: du metri de omo, moro, bello, con i capelli ricci...te lo devo dì? Innamorata. Subito."

E te credo, le dico io. Ridiamo. Poi le dico "Eri piccola quando l'hai conosciuto eh?" - "C'avevo l'età tua Nì, uguale uguale, poco de più...quanto era bello...". 

Laura oggi vive nella casa che ha comprato col marito tanti anni fa, è grande, mi dice, molto bella e ci sta bene. Lui ormai manca da 6 anni, ma non importa, è sempre lì anche se non c'è. 

"Non me le posso mai dimenticà le serate in macchina con lui" e ammicca. Ridiamo.

Poi le dico: "L'hai conosciuto e c'hai fatto subito un figlio, eh Laurè?!"

Non mi fa nemmeno finire: "Naturalmente! E che me lo facevo scappà?!".

Ridiamo. E poi ricominciamo a cantare Barcarolo Romano, accompagnate dalla chitarra di Giovanni che strimpella da un po'.


"E da quel giorno che l'abbandonai

La cerco ancora e nun la trovo mai."

giovedì 9 settembre 2021

Le luci nelle case all’ora di cena.

 C’è quell’orario strano, poco prima della cena, in cui in ogni casa ci si prepara per chiudere la giornata. Magari qualcuno sta preparando da mangiare mentre accende la televisione per stare in compagnia. Qualcun altro torna a casa dal suo gatto. E altri ancora invitano persone a casa e gli mostrano qualcosa di nuovo, appena comprato. Il divano, per esempio. Succede così quando vivi. E si vede dalle strade, mentre passi in macchina e osservi le luci nei salotti e nelle cucine degli altri farsi avanti, le vedi illuminarsi dove prima c’era solo una stanza buia. Dalla macchina, mentre sei al semaforo, vedi la vita degli altri che si fa luce. Nelle cucine o nei salotti o nelle camere da letto dove qualcuno si prepara dopo aver appena fatto la doccia. Lo vedi che è così, perché succede questo quando vivi. E tu sei in macchina e stai tornando a casa, ma vivi un po’ meno. E pensi alle luci che accenderai rientrando, quelle della cucina, del salotto e della camera da letto. Ma non sono poetiche come quelle degli altri. Le tue sono soltanto luci. E chissà se qualcuno, per strada, dalla macchina, vede le tue lampadine accese e fantastica sulla tua vita che magari è meglio della sua, anche se tu non ci credi. E come un cane che si morde la coda, alla fine,  nessuno pensa davvero a se stesso e continua a chiedersi come sarebbe la sua esistenza se abitasse nelle case illuminate che ha visto durante il tragitto di ritorno. Quelle con le luci accese in cucina, in salotto, in camera da letto, dove qualcuno prepara da mangiare e altri accendono la televisione o mostrano cose nuove appena comprate. Come il divano, per esempio.