martedì 6 gennaio 2015

2015.

E' arrivato Gennaio.
E' arrivato il nuovo anno ed io ho aspettative altissime, forse le più alte che io abbia mai avuto.
Per la prima volta, dopo tanto tanto tempo, ho visto questo inizio come un nuovo inizio.

E' assurdo che ogni anno le nostre speranze si rinnovino, è assurdo ritrovarsi ogni 31 Dicembre a dirsi che quello che verrà sarà l'anno della rivolta interiore e non.
Ma oggi ci credo un po' di più.
Le feste sono da sempre un momento cruciale e, per me, dolorosissimo.
Passo più tempo a contare le sedie vuote e le persone che mancano, piuttosto che a godermi quello che realmente i giorni di festa rappresentano.

Dopo tanti anni, invece, ho passato questo periodo in maniera spensierata, sapendo inconsciamente e non solo, che è davvero cambiato qualcosa e che il cielo che si trova sopra di me, è un cielo nuovo.
Un cielo da guardare per la prima volta con stupore, un cielo che promette.

La mia paura più grande è da sempre quella di parlare troppo.
Parlare troppo e fare in modo che la gente sappia, che la gente conosca qualcosa di te che ritenevi così intimo e importante da tenerlo quasi segreto.
Paradossalmente, però, è proprio questa paura che spinge la gente a parlare.
Il non sapersi trattenere. Non saper trattenere un'emozione.

Non sono mai stata brava in questo, sono sempre stata trasparente.
E stavolta forse di più.

E' arrivato Gennaio e stavolta lo aspettavo a braccia aperte.

Nessun commento:

Posta un commento