martedì 28 settembre 2021

C’era e non c’è più.

Ti ho sognato; tu eri maledettamente tu e io ero proprio io. Eravamo identici a prima, a tante volte, a tutte le volte. Ogni tanto ancora ti sogno e mi sveglio con la giornata storta perché un tempo te lo avrei raccontato, senza censure.


Me la sono immaginata tante volte la nostra vita insieme. E c’era, questa vita. La sentivo ovunque: sotto le unghie, quando mi ci aggrappavo per non farla andare via; dentro la bocca, quando mi uscivano solo parole di coraggio; fra le gambe, quando non volevo altro.



C’era, questa vita. Nelle cose stupide e in quelle più serie, nelle canzoni che cantavo immaginando un solo finale. C’era vita pure in strada, in piena notte, al buio, nella solitudine. Me la sono immaginata tante volte, così tante volte. Eri maledettamente tu e io sono proprio io, ancora. C’era la vita e ora non c’è più, nemmeno per strada, nemmeno in pieno giorno, neppure al sole o in compagnia. 

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