venerdì 22 luglio 2016

Luglio.

Questo periodo non riesco a scrivere, ma lo faccio lo stesso.
Siamo in piena Estate e la prospettiva di non allontanarmi da Roma nei restanti giorni un po' mi intristisce.
E' la prima volta che mi capita.
Di non partire, dico. Quest'inverno non ho nemmeno avuto la forza di pensare a cosa avrei potuto fare, dove sarei potuta andare e con chi soprattutto.
Mi piace pensare che sia andata così perché poi arriverà un riscatto, il riscatto.
Il fatto che ci sia - quasi - sempre un domani, a volte mi alleggerisce, altre volte mi attanaglia; ma dicono che finché ci sarà la notte, seguita dalla mattina, si ha una qualche motivazione per sperare.
Sarà...

Mi è sempre piaciuto viaggiare, per questo trovo limitante il fatto di non poterlo fare adesso, ma non fa niente. Forse mi servirà anche questo.
Con la persona che amavo avevo pianificato un viaggio stupendo tra i fiordi norvegesi, nei paesini scandinavi, quelli dove ci sono tre case e niente intorno.
Se un giorno dovessi pensare di andarmene da qui, certamente, sarebbe per raggiungere un posto del genere. Forse sto solo aspettando di capire cosa mi trattiene qui.
Per fortuna i fiordi restano dove sono, ad attendermi. E questo mi consola, perché vuol dire che non è tutto perduto. Che tanto prima o poi arriva qualcuno che i fiordi non li ha mai visti e decide di volerlo fare con te.

Roma d'Estate è un inferno, ma è anche spettacolare.
Per noi che guidiamo e passiamo le nostre giornate correndo da un semaforo all'altro, l'Estate, a Roma, è tutto più facile.
Meno gente, meno casino. Solo tanto tanto tanto caldo.
Negli anni le cose sono un po' cambiate e la città si svuota sempre meno, però resta meravigliosa; con i suoi mille difetti e forse di più e gli infiniti problemi e tutto il resto. Ma è sempre Roma.

Da quasi un mese a casa c'è un nuovo arrivato.
Un cucciolino bianco-arancio di Bracco Italiano. Il motivo per cui devo alzarmi presto la mattina e iniziare ad essere un minimo produttiva.
Il motivo per cui sto camminando di più.
Il motivo per cui riesco a dare smisurato affetto senza dover per forza pesare le parole, pesare i gesti, tenere tutto sotto controllo.
Paco la mattina viene accanto al mio letto, si mette su due zampe e mi fissa finché non rimedia qualche carezza e, a volte, si riaddormenta accanto a me e anche se fa caldo stiamo appiccicati e va bene così.

Ho comprato un nuovo libro, ma non riesco a leggerlo.
Non riesco a prendermi tre minuti per me, la sera, per poter finire almeno il secondo capitolo.
Dormo poco, mi stanco tanto e so che non mi fa bene.
Recentemente sono stata ad un concerto che mi è piaciuto tanto.
Ultimamente sono stata presa in giro e questo mi è piaciuto meno.
Negli ultimi tempi le cose vanno a briglia sciolta e non ho nemmeno la voglia di fermarmi, di tutelarmi. Non me ne frega più niente.

A volte sento di star andando alla deriva e di non poter fare nulla per evitare che questo accada, ma tanto la vita ti offre sempre il modo per recuperare, che tu lo voglia o no.
A Febbraio avevo deciso di scrivere un libro e lo iniziai proprio tornando da un viaggio che mi ha fatto stare bene, poi mi sono bloccata ed è rimasto lì, incompleto, nemmeno a metà.
Ho deciso di ricominciarlo, di continuarlo e possibilmente anche finirlo.
Magari ne esce qualcosa di buono. Chissà.




"I am not looking to escape my darkness,
I am learning to love myself there."

- Rune Lazuli

2 commenti:

  1. Quest'estate vedo Roma con i tuoi stessi occhi...caldissima...caotica...infernale... ma decisamente bellissima...io che non sono romano ma che ormai la vivo da più di 10 anni causa lavoro...vederla svuotarsi durante l' estate equivale a godersela...un po' come Carlo Verdone in "Un sacco bello" o Vittorio Gassman ne "Il sorpasso"...ecco mi sembra di vedere quella Roma che ahimè non c' è più. Quest'estate...il lavoro...come spesso accade mi ha intrappolato qui..tra ventilatori e aria condizionata...passo l'estate in una sala di montaggio dove il mio ultimo cortometraggio prende piano piano vita...ed è una storia che racconta di un viaggio...così come è la vita o così come doveva essere il tuo viaggio tra i fiordi...ecco...il montaggio è quel momento in cui un regista rivede tutto ciò che ha girato...ricorda quei momenti...si pente per non aver girato questa o quella inquadratura...si emoziona per un momento...e piano piano...minuziosamente...con pazienza...assembla scene, attimi, situazioni, sensazioni apparentemente senza senso e li trasforma in qualcosa di vivo...reale. Come tutte le esperienze che ci capitano...belle o brutte che siano...spesso riaffiorano come ricordo...con una canzone..o un film...frammenti del passato che ci hanno reso quello che siamo...sta a noi montarli ogni volta per capire quale sia il senso..quale sia la lezione che ci hanno insegnato e che ci fa crescere e migliorare ogni volta. Quindi...detto questo...che dirti...sicuramente come scrivi tu..nulla è perduto...mai...i fiordi resteranno certamente li ad aspettarti...il riscatto..anzi...i riscatti arriveranno...soprattutto quando meno te lo aspetti..ciò che non scrivi ora credimi..lo scriverai ancora di più quando sentirai veramente di farlo..non importi di farlo se la voglia non c'è ( e te lo dice che scrive sempre e comunque )...così come i viaggi...non rimpiangere di non poterli fare ora ma inizia a pensare a quelli che farai in futuro...è sempre e comunque una questione di punti di vista...di prospettive...io potrei girare una scena in 100 modi diversi...e ognuno avrebbe senso...ma a un certo punto devo scegliere...decidere...ecco...tu scrivi di vivere un periodo a briglia sciolta...come se andassi alla deriva...e sinceramente...in tutta onestà...l' ho letta come una bella cosa..perché significa essere onesti con se stessi..vivi e fai le cose seguendo l' istinto del momento...senza pianificare nulla..senza premeditazione..certo...questo vuol dire sicuramente prendersi dei rischi..vuol dire non tutelarsi...ma per me vuol dire soprattutto godersi la vita e affrontarla senza piegarsi alle sue pseudoregole non scritte...quindi scrivi...vivi...e vedrai che il tuo libro sarà di certo qualcosa di buono...non dico che vedrai i fiordi norvegesi spuntare qui a Roma...ma qualcosa di buono ti porterà sicuramente...

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    1. tutto quello che dici è sicuramente vero, che dire, la speranza è l'ultima a morire no?

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