lunedì 6 dicembre 2021

Le risposte arrivano, con il tempo. Forse.

Vorrei chiederti tante cose, approfittando di uno di quei momenti nostri. I momenti della verità. 


Vorrei chiederti come si sta senza di me, se è vero che è meglio o se forse ogni tanto il pensiero di esserti sbagliato ti attraversa. 


Vorrei chiederti se ci pensi mai, alle mie cose, alle mie paure, alle mie attenzioni e ai miei progressi. 


Ma sarà davvero così semplice stare senza di me? Così immediato, così indolore. Così senza senso, come mi sento io. 


Ti chiederei se è stato bello in questi mesi o se magari è stato solo decente o se invece è stato proprio brutto. Se hai notato differenze o se con il passare dei giorni hai capito di aver fatto bene. 


Ti chiederei come sei stato quel giorno e poi quelli dopo. Se ogni tanto hai guardato il telefono sperando fossi io, se a volte, la sera, hai dimenticato cosa è successo e hai pensato a me. 


Magari hai detto ora la chiamo tornando a casa, ma poi un sussulto ti ha riportato alla realtà. Magari una mattina hai pensato di invitarmi fuori e alla fine ti sei ricordato che non si può più fare. 


Un giorno ti ho detto che le cose più belle che ho scritto le ho scritte per te. Mi hai chiesto se fosse vero, ma io non dico bugie. Oggi ti direi se puoi farti un po’ più in là, perché vorrei avere la testa libera da tutti questi pensieri. 


Vorrei che ti spostassi quel tanto che basta per farmi tornare a respirare, per farmi credere che qualcosa di diverso è ancora possibile. Ma non l’hai mai fatto. Sei sempre stato qui. Anche quando non volevo, anche quando non ti volevo. 


Ma poi è davvero così facile stare senza di me? È davvero così semplice ricominciare da zero facendo finta di niente? Qual è il tuo segreto? Dopo tanti anni non l’ho ancora capito. 

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